In questi anni di investimenti ho sviluppato un certo numero di certezze grazie ai testi che ho letto (alcuni dei quali vi ho consigliato qua). Certezze sulle quali mi sono trovato a riflettere ultimamente e per le quali, in alcuni casi, ho cambiato totalmente opinione.
Non sto dicendo che tali certezze derivassero da errori nei libri letti, ma semplicemente che la finanza personale è una scienza soft che si basa sul comportamento umano e come tale cambia nel tempo. Senza considerare che i libri devono essere fruibili per il più vasto pubblico possibile ma ognuno di noi ha le proprie situazioni ed esperienze.
Ci sono alcuni aspetti su cui mi sono soffermato e che in realtà avevo dato per scontati ma sui quali mi sono ritrovato a cambiare opinione.
Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione
James Russell Lowell
Indebitarsi non è il male assoluto
Probabilmente avrò fatto rizzare i capelli a qualche purista della finanza personale, ma ho notato che ci sono occasioni in cui i debiti hanno senso di esistere e possono addirittura essere classificati come buoni.
Per esempio, ragionando sulla mia situazione familiare stavo analizzando il mutuo contratto nel 2019 ad un tasso infimo dello 0.65%. L’aver contratto il mutuo quando i tassi erano a zero mi ha permesso di accedere ad un finanziamento sull’acquisto di un immobile a costo praticamente zero. Tale immobile non è un investimento ma la prima casa. Avessi dovuto sborsare l’intero ammontare senza indebitarmi mi avrebbe esposto eccessivamente a problemi di liquidità notevoli.
Confrontandolo con i tassi attuali, è una scelta che rifarei sicuramente.
Con questo non voglio certo spingere verso un indebitamento senza controllo. Continuo a pensare che dilazionare pagamenti di acquisti stupidi a rate a tasso zero non fa diventare magicamente gli acquisti intelligenti. Gli acquisti continuano ad essere stupidi (e probabilmente neanche vi servono gli oggetti che avete comprato) e innescate una spirale di indebitamento continuo che prima o poi vi porterà fuori controllo.
Tuttavia, se fatto in modo intelligente e ponderato, accedere a debiti a tasso ridotto/zero non è una mossa sempre stupida. Dovete valutare in modo saggio l’utilità di ciò che andate ad acquistare e se l’eccessiva spesa può comportare potenziali problemi di liquidità futuri.
Utilizzare le informazioni è diventato uno standard
Sono sempre un fervente sostenitore del KISS (Keep It Simple, Stupid), ma accedere alle informazioni nel mondo odierno è diventato immensamente più facile rispetto ad una decina di anni fa. Quando ho iniziato ad investire non mi sono mai soffermato più di tanto su analisi storiche, correlazione tra asset, frontiera efficiente e compagnia cantante perché la reputavo una complicazione inutile di un processo che doveva essere mantenuto semplice.
In questo ambito cambiare opinione mi ha giovato, perché avrei rischiato di costruire un portafoglio basandomi su quanto consigliato da altri piuttosto che trovare il setup corretto per me.
Questo significa che, oggi come oggi grazie agli strumenti che troviamo in rete, analizzare la storia di un portafoglio e saper scegliere quali asset selezionare è accessibile, facile e possibile per chiunque abbia un minimo di basi di finanza.
Questo tuttavia genera un problema nel problema: se tutti possono fare analisi retrospettive significa che tale conoscenza è diffusa e non essendo elitaria non c’è più un extra-rendimento in palio per chi la esegue. Tale conoscenza è diventata quindi condizione necessaria ma non sufficiente per avere successo anche per un investitore comune.
L’unica soluzione se non sapete da che parte orientarvi, è affidarvi ad un consulente serio e di cui vi fidate che vi aiuti in questo processo.
Un approccio moderato ai soldi fa la felicità (i soldi come strumento)
Una cosa su cui mi sono trovato a cambiare opinione è che spendere i propri soldi in modo intelligente è più importante che risparmiarli.
Probabilmente penserete che mi sono bevuto il cervello visto che in tutti gli articoli presenti sul blog ribadisco l’importanza del risparmio. Tuttavia, se avete un approccio moderato ai soldi, evitate di sperperali ma evitate anche di proibirvi certi acquisti o certe attività perché dovete a tutti i costi mettere da parte quella cifra ogni mese, non state vivendo, ma sopravvivendo.
I soldi sono uno strumento e questo è un punto fondamentale da capire e da interiorizzare. Nel mondo occidentalizzato i soldi sono visti spesso come il fine da raggiungere e questo genera dei comportamenti estremi. C’è chi si indebita per acquistare l’ultimo modello di SUV o di Iphone per far vedere che macina “il grano” e chi invece la sera fa il giro della casa per staccare le spine perché non alimentare in standby l’elettrodomestico (il classico led rosso acceso tutta la notte) gli fa risparmiare 4,37 € all’anno in più sulla bolletta.
Questi due approcci non contribuiscono alla vostra felicità. Un modo di interagire sano con i soldi significa iniziare a vederli per quello che sono: un mezzo per arrivare a degli obiettivi. Il SUV da 80.000 € quando ne guadagnate 1.500 € al mese o i 4 € in più sul conto corrente a fine anno non vi aiutano in nessun modo a raggiungere i vostri obiettivi, che sono ciò che vi renderà veramente felici.
Grazie per la lettura e ricordatevi di essere aperti a cambiare opinione.
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