Risparmiare è facile: basta farlo con una corretta pianificazione finanziaria

Il risparmio è un nodo centrale della finanza personale. Ma è più facile sbrogliare questo nodo se siamo partiti da una corretta pianificazione finanziaria.

Come abbiamo già visto nell’articolo sulla piramide della pianificazione finanziaria, il processo di pianificazione si concretizza in diversi step che partono dalla protezione di noi stessi e del nostro patrimonio per poi terminare con la ricerca di un extra-rendimento.

In questo articolo vorrei scendere un po’ più sul concreto e fornirvi anche uno strumento molto generico per aiutarvi nelle decisioni.

I punti principali della pianificazione finanziaria

La pianificazione finanziaria passa da alcuni step di base che è importante seguire e tenere sempre a mente:

  1. Tenere traccia delle spese (tramite la redazione di un budget familiare);
  2. Tutelare se stessi e il patrimonio da eventi catastrofici (tramite l’impiego di assicurazioni);
  3. Pagare i debiti eccessivamente onerosi ed evitare di contrarne di nuovi (vedremo la differenza tra metodo “valanga” e “palla di neve”);
  4. Avere un fondo d’emergenza per le spese impreviste per evitare di toccare i propri investimenti;
  5. Pensare il prima possibile alla pensione per evitare di arrivare impreparati quando mancano pochi anni.

Gli strumenti a nostra disposizione sono molti, ma alcuni sono più importanti di altri e ci danno un aiuto concreto per mantenere la rotta:

  1. Situazione patrimoniale: fotografia (mensile o settimanale) del patrimonio netto a disposizione, come è diviso, quali sono le attività e quali le passività;
  2. Budget familiare: documento di riepilogo di entrate ed uscite e del budget a disposizione per macrocategoria;
  3. Investment Policy Statement (IPS) o Dichiarazione sulla politica di investimento: è un documento riepilogativo nel quale inserire i propri obiettivi, i mezzi per il loro raggiungimento, l’asset allocation da raggiungere/mantenere, la nostra tolleranza al rischio e di quanta liquidità abbiamo necessità;

Impostare gli obiettivi

Bisogna fare molta attenzione se non si sa dove si sta andando, perché si potrebbe non arrivare.

— Yogi Berra

Il primo fondamentale passo della pianificazione finanziaria è impostare gli obiettivi (cosa) e i tempi per raggiungerli (quando). Su questo tema purtroppo nessuno può aiutarvi se non voi stessi: quello che posso fare è fornirvi alcuni esempi di obiettivi concreti. Il primo e più importante obiettivo, considerando anche la situazione dell’INPS in Italia, è la pensione. Altri esempi possono essere: figli (dalla nascita, allo studio in Università private fino alla loro indipendenza), estinzione di un mutuo, fondare una propria azienda, acquistare una nuova auto oppure una barca, acquistare una nuova casa e così via.

Valutare la propria situazione finanziaria

Per valutare la propria situazione finanziaria occorre analizzare con attenzione gli aspetti principali della nostra vita. Riprendendo la piramide dei bisogni finanziari le aree principali sono:

  • Protezione delle persone del nucleo familiare e del patrimonio: per mettere al sicuro il più possibile noi stessi, la nostra famiglia e il nostro patrimonio occorre valutare la sottoscrizione di polizze assicurative mirate a:
    • Protezione delle persone che concorrono al reddito del nucleo familiare, tanto più se abbiamo figli non indipendenti (assicurazione sulla vita e sui danni permanenti alla persona, assicurazione in caso di disabilità);
    • Protezione del patrimonio, in particolar modo dei beni materiali (assicurazioni sugli immobili e sui danni derivanti da responsabilità civile).
  • Fondo d’emergenza: necessario istituire un fondo d’emergenza a copertura delle spese impreviste, pari indicativamente a 6-9 mensilità di spesa;
  • Risparmio: è fondamentale vivere al di sotto delle proprie possibilità. Semplificando molto il concetto, la differenza tra entrate ed uscite deve essere il più possibile positiva;
  • Previdenza complementare: occuparsi il prima possibile dell’aspetto pensionistico delle persone del nucleo familiare, senza rimandare le decisioni in materia al futuro. Come abbiamo visto nell’articolo riguardante l’interesse composto, prima iniziamo a far lavorare i nostri soldi meglio è;
  • Raggiungimento degli obiettivi: una volta pianificati obiettivi e tempi per raggiungerli, dobbiamo capire come farlo. E’ qui che entra in gioco l’investimento. Fondamentale capire quanto destinare agli obiettivi, in quali asset investire e con quali proporzioni (l’importanza dell’asset allocation).

Sviluppare un piano adeguato alla propria situazione

Una volta terminate le fondamenta della nostra pianificazione, dobbiamo iniziare a costruire la casa. E’ importante definire come sarà una volta terminata. Per farlo è quindi necessario creare un piano d’azione step by step partendo dai muri portanti e arrivando a definire i singoli dettagli. Per costruire un piano adeguato, è fondamentale sapere come spendere i nostri soldi.

Per aiutarvi, ho messo a disposizione un diagramma di flusso di spesa, rielaborando un piano non ideato da me che si applicava a persone che abitano negli Stati Uniti.

Nell’immagine troverete diverse aree caratterizzate da diversi colori:

  • in blu i passaggi di pianificazione finanziaria, a partire dagli obiettivi e dai documenti da redigere;
  • in arancione gli step di protezione della persona e del patrimonio;
  • in rosso i passaggi relativi al fondo d’emergenza;
  • in verde i punti relativi al rimborso dei debiti;
  • in celeste la parte previdenziale;
  • in azzurro gli step relativi al raggiungimento degli obiettivi;
  • in viola l’extra-rendimento, ossia tutta quella parte relativa all’aumento del patrimonio in modi più speculativi da attuare se tutti i punti precedenti sono stati ben definiti.

Estinguere i debiti: la differenza tra metodo valanga e il metodo palla di neve

Per quanto riguarda il punto relativo al rimborso dei debiti, abbiamo due tipologie di rimborso possibili. Il primo metodo è il rimborso definito “valanga“, che consiste nell’estinguere prima i debiti più onerosi a livello di interessi e di importi. Il secondo è il metodo “palla di neve“, che consisiste invece nell’estinguere prima i debiti più piccoli e di importi meno rilevanti.

La differenza principale tra i due sistemi è che il primo è matematicamente più conveniente (vi consente di risparmiare di più sugli interessi), mentre il secondo è più motivante (vi infonde fiducia perché vedete che il numero dei vostri debiti cala rapidamente all’inizio). Sta a voi applicare quello che si adatta meglio alla vostra situazione attuale.

L’importante è cercare di non contrarre ulteriori debiti, ma limitarsi ad estinguere quelli già in essere.

La pianificazione finanziaria è un processo

E’ fondamentale monitorare periodicamente la propria pianificazione finanziaria. Questo perché gli obiettivi e le necessità di ognuno di noi possono cambiare nel tempo, come nel tempo può cambiare la nostra tolleranza al rischio, le nostre entrate e le nostre uscite. Basta pensare a come cambia la situazione tra avere o meno delle persone da mantenere o un mutuo da pagare.

Buona norma sarebbe di fare una revisione della nostra pianificazione almeno una volta all’anno. In questa fase sarebbe ottimale perdere qualche ora a rivedere i nostri obiettivi, come sono cambiate le nostre esigenze e la nostra situazione in generale e di riflesso procedere anche con un eventuale ribilanciamento del nostro portafoglio di investimento.

Interiorizzare questi concetti farà di noi investitori più consapevoli.

Grazie per la lettura.

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