A maggio, Vanguard ha pubblicato il suo report sulle previsioni di mercato dei prossimi 10 anni.
Utilizzando un set di dati fino a marzo 2023, il modello VCMM utilizzato da Vanguard ha fatto una stima di rendimento e volatilità annuali attesi per i prossimi 10 anni per quanto riguarda azioni, obbligazioni ed inflazione.
Le previsioni di mercato per i prossimi 10 anni secondo Vanguard
In questa infografica creata da VisualCapitalist si vede bene la proiezione di rendimento minimo/massimo e volatilità fatta da Vanguard.
Rendimenti azionari
Un punto di attenzione è sicuramente il fatto che Vanguard si attende un elevato rendimento delle azioni globali ex-US (quindi mercato azionario globale meno mercato azionario statunitense) rispetto a quelle statunitensi. I rendimenti attesi dei mercati sviluppati e degli emergenti sono pressoché in linea mentre il rendimento dei mercati globali è poco più alto. Questo significa che il modello ha previsto che i mercati di frontiera avranno dei rendimenti maggiori a tutti gli altri mercati nei prossimi anni e garantiranno un extra rendimento.
Ho parlato dei mercati di frontiera in questo articolo sulle differenze tra alcuni ETF azionari globali.
Un secondo punto di attenzione è relativo al fatto che Vanguard si attende un rendimento estremamente ridotto dalle azioni growth statunitensi. Il fattore growth seleziona quelle aziende la cui prospettiva è di forte crescita, che hanno un rapporto prezzo/utili molto elevato, che puntano molto sull’innovazione. Un esempio di titoli growth sono Amazon oppure Tesla.
Viceversa il rendimento atteso è più alto per le azioni value statunitensi, quei titoli cioè scambiati ad un rapporto prezzo/utili più basso, che appartengono a settori considerati maturi e che hanno un business solido. Per esempio aziende che solitamente fanno parte di settori come Utilities, Energy o Materials (DuPont o Exxon).
Rendimenti obbligazionari
Relativamente alla parte obbligazionaria, le previsioni di mercato possono essere più precise. Questo perché il peso delle scelte macroeconomiche delle Banche Centrali è certamente determinante per le aspettative sull’andamento di questi strumenti e tali condizioni risultano essere tendenzialmente più prevedibili e difficilmente cambiano dall’oggi al domani.
Vanguard si attende dei rendimenti obbligazionari molto buoni, dovuti all’incremento vertiginoso dei tassi di interesse di questi anni. E’ molto probabile quindi che torneranno in voga portafogli con componenti obbligazionarie importanti (come già sta accadendo). Potrebbe essere un ottimo decennio anche per chi ha portafogli orientati a rendite passive. Una sorta di riscatto rispetto al periodo precedente dove questo tipo di investitori era obbligato a ricercare rendimenti passivi solo sul mercato azionario sotto forma di dividendi per via dei tassi a zero.
Ultimo punto di attenzione: Vanguard si attende un ridimensionamento dell’inflazione intorno al 2/3% nei prossimi 10 anni. C’è quindi fiducia nell’operato delle Banche Centrali di riportare l’inflazione al target atteso del 2%.
Un parere personale su questi modelli
Se avete già letto altri articoli sulle pagine di questo blog, saprete che non ho completa fiducia nei modelli predittivi e nelle previsioni di mercato in generale, anche delle grandi corporate.
Sono modelli probabilistici (quello in questione è stato ottenuto tramite una elaborata analisi Monte Carlo) quindi il modello semplicemente “sputa” fuori lo scenario atteso più probabile di un ventaglio di milioni di alternative. Non sappiamo quale è la probabilità che si verifichi e quali erano le alternative. Modificare il portafoglio in funzione di questi outlook significa fare market timing, cosa che sconsiglio fortemente.
Non sappiamo qual è stato l’input e che periodo temporale è stato dato in pasto al modello: cosa sarebbe accaduto se gli avessero dato un anno in più o uno in meno di dati? L’output sarebbe stato simile o completamente diverso?
Infine, nelle grandi corporate c’è sempre una componente politica. Mi sarei molto stupito se avessero pubblicato un modello previsionale in cui l’inflazione futura attesa a 10 anni sarebbe stata maggiore del 5%. Per quanto Vanguard sia un colosso non possono permettersi di pubblicizzare la loro fiducia nell’operato del Governo Statunitense, oltre al fatto che questo tipo di analisi ha una discreta influenza sulle decisioni di investimento degli istituzionali.
Con questo non voglio dire di ignorare completamente le previsioni di mercato, ma di analizzarle in modo critico e di ricavarne la giusta dose di informazioni utili.
Seguite la vostra pianificazione come avete sempre fatto e non rimarrete scottati.
Grazie per la lettura.
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