Sono sempre stato un assiduo frequentatore di forum online. Ultimamente sto perdendo un po’ di tempo su Reddit (questo è il mio profilo) e mi piace leggere e partecipare alle discussioni sulle comunità di finanza personale, italiane e non (oltre ovviamente a fare un po’ di lurking su wallstreetbets per divertimento).
C’è un tema ricorrente su ogni comunità di finanza personale su Reddit e con ricorrente intendo che ogni santo giorno almeno una mezza dozzina di persone fanno la stessa domanda: “Sono nuovo al mondo degli investimenti. Riesco a risparmiare X. Come posso investirli?”
Partiamo da punto fondamentale. Se avete letto il mio primo articolo del blog sapete che investire è l’ultimo step di un processo, che con il tempo può diventare iterativo, ma all’inizio si basa sulla presenza di 3 assunti fondamentali:
- guadagnare
- pianificare
- risparmiare
Senza un’analisi corretta di questi tre punti, l’unico investimento che ha senso fare è su se stessi. E con questo intendo, nell’ordine: migliorare la propria situazione lavorativa investendo su formazione personale (laurea, corsi di specializzazione, certificazioni), migliorare la conoscenza di se stessi (propensione e capacità di rischio, ne ho parlato qua), migliorare la conoscenza del mondo (finanziario) che vi circonda (differenze principali tra asset, differenze tra fondi indicizzati e non, importanza dei costi e così via).
Non esiste una risposta univoca alla domanda ‘Dove mi conviene investire?’
Questo è un punto fondamentale è necessario capire se volete investire in autonomia. Non esiste mai una risposta univoca alla domanda “Dove mi conviene investire?” e il motivo è piuttosto semplice.
Se ci fosse una risposta univoca significa che esisterebbe uno strumento che ha rendimenti più elevati e rischio più basso (ossia minor volatilità) di tutti gli altri strumenti e questo andrebbe contro un assunto fondamentale dei mercati finanziari, cioè più rendimento atteso = più rischio da assumersi (la conseguenza logica di ciò è che la maggior parte degli investitori acquisterebbe questo strumento, farebbe schizzare il prezzo alle stelle e i rendimenti futuri attesi crollerebbero a zero, quindi anche se per un dato momento, per inefficienze di mercato, supponiamo possa esistere un prodotto del genere, tale prodotto verrebbe riportato “nei ranghi” dal mercato stesso nel tempo).
Saper gestire il rischio in relazione agli obiettivi
L’unica risposta valida alla domanda “Dove mi conviene investire?” è “In un portafoglio che ti permetta di raggiungere con buona probabilità i tuoi obiettivi”.
E’ necessario quindi spostare il focus dal rendimento finale all’obiettivo per il quale stiamo investendo. Se ci focalizziamo sul rendimento, ossia se il nostro scopo è quello di massimizzare a tutti i costi il capitale ottenuto a scadenza finiamo per essere completamente in balia delle oscillazioni di mercato. Ogni oscillazione ci allontanerà temporaneamente dalla massimizzazione del rendimento e la diretta conseguenza è che vacillerà la sicurezza in noi stessi e dubiteremo dell’investimento fatto.
Ragionando per obiettivi, invece, spostiamo il focus dalla massimizzazione del rendimento al raggiungimento di un target, pertanto riusciremo a gestire con una diversa emotività un certo tipo di oscillazioni in quanto fisiologiche per il tipo di strumento scelto atto a permetterci di raggiungere quell’obiettivo.
Imparare ad investire: un esempio di calcolo degli obiettivi
Un obiettivo tra i più diffusi da raggiungere da chi investe è sicuramente il mantenimento della capacità di spesa tra età lavorativa e pensionabile.
Abbiamo visto in altri articoli che esiste un “cuneo” tra reddito in età lavorativa e pensionabile se ci affidiamo solo alla pensione pubblica. Facciamo le seguenti supposizioni:
- Tp = orizzonte temporale alla pensione 30 anni;
- Cu = cuneo tra reddito in età lavorativa e pensionabile del 30%;
- Cs = capacità di spesa annuale 50.000 €;
- I = probabile inflazione media annua 3% nei prossimi 30 anni;
- Tm = tempo di mantenimento del capitale in età pensionabile con capacità di spesa nota 20 anni.
Calcoliamo il capitale finale Cf necessario tra 30 anni per mantenere nei seguenti 20 anni la mia capacità di spesa attuale.
Cf = Cs * Cu * Tm = 50.000 € * 30% * 20 = 300.000 €
E’ necessario attualizzare il capitale calcolato (Cfa) con l’inflazione media stimata utilizzando la formula inversa per il calcolo del CAGR.
Avremo quindi bisogno di un ottenere un capitale di 728.178 € a scadenza considerando una ipotetica inflazione del 3% media annua per i prossimi 30 anni.
Sempre utilizzando la formula inversa del CAGR calcoliamo il capitale iniziale Ci che dovremmo investire oggi a diversi livelli di rendimento r per raggiungere l’obiettivo prefissato tra 30 anni. La formula che applicheremo è la seguente:
Dato che maggior rendimento atteso = maggiore esposizione al rischio, è chiaro che per raggiungere l’obiettivo prefissato abbiamo necessità di esporci maggiormente a strumenti volatili tanto più il nostro capitale di partenza è ridotto e tanto più la nostra distanza dalla pensione è breve. Aumentando il capitale partenza e facendo lavorare l’interesse composto per più tempo, possiamo permetterci di dedicare una cifra minore all’obiettivo pensionistico.
Questo calcolo è molto semplificato ma spiega cosa significa lavorare per obiettivi ed imparare ad investire. Per esempio non tiene conto del fatto che durante i 20 anni di pensione ipotizzati possiamo continuare a mantenere il nostro capitale residuo investito pur accettando dei rendimenti inferiori a fronte di una minore volatilità del capitale oppure non considera la possibilità di poter investire tramite PAC e quindi riuscire ad accantonare un capitale maggiore sfruttando il fattore tempo.
Conclusioni
Imparare ad investire è uno step di un processo che affonda le sue radici in una corretta pianificazione finanziaria.
Una volta stabilite capacità di risparmio, propensione al rischio e obiettivi da raggiungere abbiamo tutte le variabili per poter capire cosa dobbiamo fare oggi per essere finanziariamente solidi domani.
Non esistono segreti particolari, strumenti miracolosi o scorciatoie da prendere. L’unico modo per imparare ad investire è migliorare la nostra consapevolezza.
Grazie per la lettura.
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