In questo articolo voglio parlare di un aspetto fondamentale degli investimenti: la semplicità.
Mi è stato fatto notare da chi mi sta vicino che i miei articoli tendono ad essere un po’ troppo complessi e difficilmente masticabili per i non addetti ai lavori e per chi non è appassionato di finanza. Per quanto sostenga che l’alfabetizzazione finanziaria in Italia faccia schifo (ho pensato ad un modo più carino di dirlo, ma non c’era niente che rendesse ugualmente l’idea), è fondamentale parlare e scrivere in modo semplice per risultare comprensibile ai più.
Ho pensato ad un modo sensato per risultare più semplice e al tempo stesso non essere eccessivamente generico. Per arrivare all’obiettivo credo che il modo migliore sia quello di essere il più possibile schematico, fornire le informazioni essenziali allo scopo e utilizzare esempi che riportino concetti finanziari alla vita di tutti i giorni.
Quando impariamo a guidare, conoscere i principi della termodinamica o la differenza tra motore a scoppio e ad iniezione lascia il tempo che trova. Serve invece conoscere a cosa serve la frizione, l’acceleratore, il freno, il cambio e la segnaletica stradale.
Ecco: immaginate il motore come i mercati finanziari e la macroeconomia, mentre il guidare l’auto corrisponde a come gestiamo i nostri risparmi. Conoscere i principi su cui si fonda il sistema economico in cui viviamo ci può essere certamente d’aiuto, ma non è quello che ci farà guidare l’auto fino a destinazione.
Per imparare ad investire, quindi, le cose da sapere non sono tante.
La semplicità è la chiave principale per il successo finanziario. Quando ci sono più soluzioni a un problema, scegli quella più semplice–
John Bogle
Investire con semplicità: investire per obiettivi
La prima cosa da fare per imparare ad investire è aver chiari gli obiettivi da raggiungere.
Sicuramente ognuno di noi avrà come obiettivo quello della pensione. Lo scopo di chi non l’ha raggiunta ma anche quello di chi l’ha raggiunta è quello di far sì che i propri risparmi siano sufficienti a garantirgli una vecchiaia serena. Quello che cambia è l’orizzonte temporale e la propensione al rischio personale ed in riferimento a quell’obiettivo.
Altri obiettivi potrebbero essere: acquisto prima casa, far studiare i figli, fare viaggi, avere una rendita passiva tale per cui si dipende in misura sempre minore dal lavoro, aprire una nuova attività e così via.
Per ogni obiettivo dobbiamo quindi avere chiari i seguenti punti:
- orizzonte temporale;
- propensione al rischio;
- priorità di raggiungimento.
Una volta che abbiamo chiari gli obiettivi, dobbiamo procedere ad investire i nostri soldi. Il modo migliore è quello di dividerli in cassetti dedicati (mentali o non).
Per ogni obiettivo valgono sempre le seguenti regole.
Investire con semplicità: la diversificazione
Saper investire significa saper diversificare. Diversificare vuol dire acquistare strumenti eterogenei con lo scopo di mitigare il rischio, perché nessuno sa come andrà il futuro.
Avete ospiti a cena, quindi uscite per andare in pasticceria ma non sapete quali gusti preferiscono i vostri ospiti.
Se comprate una torta sacher e ai vostri ospiti piace il cioccolato e la marmellata saranno molto contenti, viceversa il vostro acquisto non avrà successo. Questo si chiama “rischio specifico“. Se investite tutto su un prodotto e quel prodotto ha una performance stellare sarete ricchi, ma se viceversa va male avrete perso tutti i vostri risparmi.
A questo punto quindi conviene orientarsi su dei pasticcini con gusti variegati, in questo modo mitigate il rischio. Non avrete un successo stellare, ma non rischiate neanche di fallire su tutta la linea. Questa è la diversificazione.
Investire con semplicità: la gestione passiva
Il pasticcere a questo punto vi propone di:
- scegliere da soli i vostri pasticcini;
- acquistare un vassoio preconfezionato in base ai gusti del pasticcere;
- acquistare un vassoio preconfezionato composto con i pasticcini più venduti.
Con il primo servizio rischiate di sbagliare completamente acquistando pasticcini con gusti particolari che non conoscete.
Il secondo servizio sembra buono ma non conoscete i gusti del pasticcere quindi non sapete il successo che avrà la sua scelta con i vostri ospiti. Inoltre, il pasticcere è anche un po’ stronzo e non vi dice sempre chiaramente cosa c’è dentro al vassoio. Ve lo dovete andare a vedere da soli sul libro degli ingredienti.
Il terzo servizio vi da buone probabilità che i pasticcini scelti siano graditi dai vostri ospiti e sapete con certezza quali sono quei pasticcini. Non farete un figurone con gusti mirabolanti, ma neanche una figura pessima avendo scelto gusti troppo particolari.
Il primo caso prende il nome di stock-picking, ossia siete voi che attivamente scegliete delle azioni singole sulle quali investire. Vi può andare molto bene, ma potete scegliere aziende che andranno male o addirittura falliranno nei prossimi anni.
Il secondo caso sono i fondi a gestione attiva, solitamente proposti dalle banche, dove il gestore ha selezionato per voi i titoli con i quali comporre il fondo perché pensa saranno quelli più performanti nei prossimi anni.
Il terzo caso sono i fondi a gestione passiva, i quali replicano un indice di riferimento (che prende il nome di benchmark) noto e solitamente ben diversificato.
Investire con semplicità: i costi
Arrivati a questo punto è ora di pagare.
Se avete scelto la prima opzione, il pasticcere vi fa pagare per ogni singolo pasticcino scelto. Se avete scelto molti pasticcini, quindi, pagherete molti soldi.
La seconda opzione è più economica, ma di tanto in tanto il pasticcere apre il vassoio e leva un pasticcino per tenerselo per sé. Sui fondi a gestione attiva abbiamo dei costi di gestione, ma, di tanto in tanto, anche costi di performance.
La terza opzione è la più economica di tutte e vi viene consegnato un vassoio confezionato tale e quale quello che avete visto in vetrina poco prima.
Come abbiamo visto in questo articolo, l’importanza dei costi la si vede nel lungo periodo. Un 2% annuale sembra poco, ma se lo rapportiamo ad un costo dello 0,15% e su un orizzonte di 20 anni la differenza in termini di performance è enorme.
Non esiste un modo per investire facile. Tuttavia seguendo questi pochi principi avrete la certezza di non veder volar via tutti i vostri risparmi in investimenti sbagliati e al tempo stesso riuscirete con buona probabilità a raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati.
Come vedete investire con semplicità è possibile e paga. E lo fa, come abbiamo sempre detto, nel lungo periodo.
Non occorre quindi andare a cercare prodotti particolari o strategie uniche. Quello che conta è sapere cosa vogliamo, acquistare un buon prodotto diversificato come ce ne sono tanti, facendo particolare attenzione ai costi e mettersi sulla riva del fiume ad aspettare.
Investire con semplicità richiede solo una buona dose di pazienza.
Grazie per la lettura.
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